Oral Care Rabbit: come pulire la bocca del bebè
Un dispositivo molto consigliato per le pratiche di detersione del cavo orale del bebè fin dalla più tenera età è senza dubbio l’Oral Care Rabbit, prodotto dalla MAM, una tra le aziende leader del settore baby care. Questo guantino è il primo step di un percorso a 4 fasi complessive, studiato e sviluppato da MAM per coltivare fin da piccoli la buona abitudine di lavare i denti più volte al giorno. Con il crescere del bebè, cambiano anche le esigenze e, di conseguenza, anche i prodotti dedicati -che vedremo prossimamente-.
A prima vista, ciò che attira è il suo design: molto intuitivo e accattivante. Piace a chi lo acquista e cattura molto bene l’attenzione sul bebè. Il coniglietto è disponibile in due colori (rosa e azzurro), sebbene penso che l’azienda possa valutare di inserire sul mercato anche una terza opzione neutra (tipo di colore verde), come già proposto in quelli intercontinentali. La forma delle orecchie conferisce a questo guantino anche una facilità di utilizzo: si inseriscono le dita (indice e medio) e si posiziona la faccia del coniglietto sul palmo della mano.
Le indicazioni per il suo primo utilizzo sono ben leggibili nelle istruzioni allegate:
Lavare Oral Care Rabbit non appena rimosso dalla confezione e pulirlo regolarmente dopo
ogni utilizzo con acqua tiepida.
Per utilizzarlo, lavare bene le mani e inserire le dita (indice e medio) nelle orecchie di Oral
Care Rabbit, umidificandole con acqua. Dunque massaggiare/strofinare
delicatamente le gengive e i dentini del bambino.
Non usare il prodotto a secco.
Lavabile in lavatrice a 40°, può essere messo nell’asciugatrice e stirato (ma solo a basse
temperature).
Può essere sterilizzato con acqua bollente, a vapore o nel microonde, ma prestate
attenzione! La sterilizzazione potrebbe restringere il tessuto o scolorirlo leggermente.
Non sterilizzare a freddo.
Non lavare a secco.
Non candeggiare.
Il materiale utilizzato per realizzare l’Oral Care Rabbit è costituito da spugna di cotone, microfibra e lycra in percentuali differenti, a seconda che si tratti della parte lavorante (orecchie) o del rivestimento palmare (faccia del coniglietto). La qualità del prodotto è, a mio parere, alta: vi posso garantire di averlo usato e anche maltrattato, e nonostante tutto, il prodotto è rimasto integro! La parte delle orecchie è costituita da materiale leggermente elasticizzato per consentire l’ utilizzo a mani di differenti grandezze (affinché i papà possano occuparsi dell’igiene orale dei propri pargoli!). Ho verificato che, effettivamente, il materiale non maleodora, né da umido, né da asciutto.
È stata, però, la scelta della microfibra a lasciarmi un po’ perplessa, poiché essa non rappresenta di certo un materiale d’elezione per la detersione di una bocca delicata e così debole (sia dal punto di vista microbiologico che da quello immunologico) come quella del neonato. Questo presidio può essere una valida alternativa se si sfrutta il suo potente effetto ludico, sebbene vi siano alternative più efficaci, economiche e soprattutto meno rischiose circa la contaminazione crociata (come ad esempio le garzine sterili). L’Oral Care Rabbit può essere un concreto aiuto per i bimbi che non dimostrano particolare collaborazione durante le manovre di igiene orale domiciliare, successivamente però, è bene proseguire con strumenti più pratici, meno costosi e più adatti a procedure di detersione/sterilizzazione, o quantomeno è necessario che essi abbiano una superficie omogenea e completamente pulibile. Altrimenti, dobbiamo preferire presidi usa&getta a quelli utilizzabili più volte come, appunto, il guantino.
Consiglio questo prodotto da 0 mesi per la sola detersione delle gengive dopo ciascuna poppata nei primi periodi, ma col passare del tempo -quando anche i pasti diventano meno frequenti- è sufficiente utilizzarlo circa 2 volte al giorno almeno (mattina e sera). In prossimità della comparsa dei primi dentini, però, trovo sia meglio orientarsi su un dispositivo più specifico e preciso, anche per una questione puramente anatomica: dovesse capitare un’eruzione di denti da latte non ben allineati, una detersione già approssimativa diventerebbe praticamente scarsa. L’uso di uno spazzolino compatto in silicone o con setole molto morbide si renderebbe perciò indispensabile. Un altro aspetto che che penalizza il coniglietto, a parere mio, e lo rende il meno indispensabile tra i 4 step della gamma, è proprio il prezzo: il costo si aggira sui 10€ circa. Da mamma bis, devo ammettere che il mio acquisto è stato un po’ fallimentare, perché poco apprezzato e davvero poco pratico: non mi sento di catalogare il guantino come un “must have” alle neo mamme.
Tenete presente che detergere il cavo orale di un neonato può risultare anche semplice: quando i pargoli crescono, invece, iniziano a dimenarsi e tutto diventa difficoltoso. Se siete al primo figlio e avete giustamente paura su come affrontare la situazione, ricordatevi che se il bebè piange mentre gli pulite la bocca, lo fa perché potrebbe essere poco propenso alla costrizione di quel momento specifico, ma in realtà non sente nessun male, e per questo non dovete preoccuparvi. Con l’esperienza, capirete da soli che è unicamente una questione di “cogliere l’attimo” e approfittare di una bella bocca spalancata, proprio lì davanti a voi!
CREDIT: PICS BY MAM-ITALIA.
Per ulteriori approfondimenti:
Pediatr Dent. 2012 Sep-Oct;34(5):e148-52.
Guideline on infant oral health care.
American Academy of Pediatric Dentistry. Clinical Affairs Committee–Infant Oral Health
Subcommittee.
Pediatr Dent. 2017 Sep 15;39(6):208-212.
Perinatal and Infant Oral Health Care.
Dent Clin North Am. 2000 Jul;44(3):487-505.
Infant oral health.Twetman S1, García-Godoy F, Goepferd SJ.
Community Dent Oral Epidemiol. 1998;26(1 Suppl):49-61.
Prevention of early childhood caries.
Ismail AI1.
MCN Am J Matern Child Nurs. 2008 Jan-Feb;33(1):17-23; quiz 24-5.
Promoting oral health from birth through childhood: prevention of early childhood caries.
Yost J1, Li Y.
Baby Bottle Syndrome.
Tungare S1, Paranjpe AG2.