Frida Khalo e l’irsutismo facciale
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Su di lei è stato già scritto di tutto e a Milano non si fa altro che parlare di Frida Khalo: la mostra “Oltre il mito” che dal 1 febbraio fino al 3 giugno potete ammirare al MUDEC continua a raccogliere riscontri positivi. Lei era così: bella e dannata, passionale, rivoluzionaria e anticonformista. Il suo volto ormai non è più solo un viso: è un’icona, un mito, appunto. Capelli corvini impreziositi da fiori e fermagli, gote rosse e sode, occhi scuri e profondi, sopracciglia folte e annerite. E poi quella peluria sul labbro superiore: accentuata, esibita, enfatizzata a mai nascosta. Una bellezza non convenzionale, insomma. I canoni estetici del Messico degli anni 40 erano completamente differenti da quelli attuali, o semplicemente Frida era talmente forte e audace (tanto politicamente quanto esteticamente) che essere diversa dalle mode era necessario per lei; inconsapevole anche di averla a sua volta creata, una moda.
La Fridamania impazza, tanto da essere stata in copertina su Vogue: difficilmente rivedremo sulle riviste fashion un primo piano femminile con sopracciglia e baffetti marcati, proprio perché, come accennavo prima, il concetto estetico è cambiato. Al giorno d’oggi, infatti, vanno per la maggiore volti e corpi glabri e dai tratti delicati, la mascolinità sembra essere poco apprezzata. La presenza di peluria abbondante su viso e corpo, nelle zone dove invece non dovrebbe essere così vistosa, crea un problema estetico e psicologico, pertanto in molte si attivano la rimozione temporanea o definitiva.
Sebbene la comparsa di peli superflui su labbra, mento e guance (definita irsutismo facciale) possa essere più diffusa nelle donne dai classici tratti mediterranei, questo problema che mina la femminilità dell’ 8% delle donne di età compresa tra i 15 e i 54 anni può essere la spia di disfunzioni ormonali, talvolta anche piuttosto serie, in circa 8 casi su 10 oppure l’effetto secondario dell’assunzione di specifici farmaci, cortisone su tutti.
Esistono due versioni riguardo l’irsutismo di Frida: nella prima si sostiene che l’artista volesse marcare la sua mexicalidad con tratti mascolini evidenti e ampi vestiti colorati, tipici di una civiltà di stampo matriarcale famosa per voler deridere il sesso maschile. Nella seconda versione, si narra che Frida non eliminasse la peluria superflua per piacere a suo marito Diego.
Poiché secondo dei dati statistici, il danno psicologico subito da chi è affetto da irsutismo è presente nel 57% delle donne interessate, una banale ceretta non risolve nè il problema nè il tabù: è consigliata invece una visita specialistica sinergica tra i professionisti dei settori di dermatologia, endocrinologia e ginecologia.